Cosa ha consentito l’aumento della flessibilitá dell’orario di lavoro?
Il d.lgs 66/2003 ha introdotto una maggiore flessibilità dell'orario di lavoro, consentendo la creazione di contratti non-standard diversi dal contratto di lavoro a tempo pieno.
La differenza tra il contratto a tempo parziale e il contratto a tempo pieno?
Nel contratto a tempo pieno, il datore di lavoro non può ridurre unilateralmente l'orario e la retribuzione. Se l'orario viene ridotto di fatto, il datore di lavoro deve comunque pagare l'intera retribuzione.
Il contratto a tempo parziale è stato reso più flessibile nel tempo, sia come opportunità occupazionale per categorie svantaggiate come le donne, specialmente durante la maternità, sia per garantire la programmabilità del tempo di lavoro.
Quali sono le diverse modalitá del contratto a tempo parziale?
Nel Part-time orizzontale si lavora full-time alcuni giorni e altri no.
Nel part-time verticale si lavora part time ogni giorno.
Nel part-time misto si combinano le due forme.
Forma del contratto part-time?
Ne è prevista la forma scritta ad probationem. In mancanza di prova scritta, il rapporto di lavoro sarà considerato a tempo pieno. Lo stesso vale se nel contratto non viene indicata la durata della prestazione lavorativa.
Rigidità dell'orario nel contratto a tempo parziale?
Nel contratto a tempo parziale, l'orario di lavoro e la sua collocazione devono essere stabiliti in anticipo e possono essere modificati solo con il consenso del lavoratore.
Modalità flessibili nel contratto a tempo parziale?
Esistono modalità che consentono al datore di lavoro di richiedere al lavoratore modifiche o estensioni dell'orario di lavoro. Il lavoro supplementare può essere richiesto con un accordo tra le parti, e se non previsto dal contratto collettivo, il datore di lavoro può richiedere prestazioni aggiuntive fino al 25% delle ore concordate. Il lavoratore può rifiutare per motivi validi. Il lavoro supplementare viene compensato con una maggiorazione del 15%.
Clausole di elasticità nel contratto a tempo parziale?
Il datore di lavoro può pattuire clausole elastiche che gli consentono di modificare l'orario di lavoro, previo preavviso di 2 giorni. Le prestazioni svolte in seguito alle modifiche di orario devono essere compensate con una maggiorazione del 15% della retribuzione oraria globale di fatto. Il lavoratore può revocare il consenso alle clausole di elasticità se si trova in determinate condizioni.
La retribuzione del lavoratore part time?
Il trattamento del lavoratore a part-time non deve essere meno favorevole rispetto al lavoratore a tempo pieno di pari inquadramento cinsiderando la paga oraria.
Trasformazione da part-time a full-time?
Per il passaggio dal tempo pieno al tempo parziale, è necessario un accordo scritto tra le parti. Il lavoratore non può essere obbligato dal datore di lavoro a effettuare la trasformazione, né può essere licenziato per rifiutarla.
Diritto al passaggio part-time per motivi di salute o familiari?
I lavoratori affetti da patologie o in maternità hanno il diritto di richiedere la trasformazione in tempo parziale nonché di ritornare al tempo pieno.
Cosa é il contratto di lavoro intermittente?
È un contratto cui un lavoratore si mette a disposizione di un datore di lavoro per prestazioni lavorative discontinue o intermittenti, anche a tempo determinato.
Non vi é un orario garantito e dipende dalla chiamata del datore di lavoro.
Cosa é la flessibilità temporale nel lavoro intermittente?
Il lavoro intermittente offre al datore di lavoro un alto livello di flessibilità nella gestione del tempo di lavoro del dipendente.
Il lavoratore si trova nell'aspettativa di essere chiamato per prestare servizio, senza una garanzia di orario o di continuità nell'impiego.
Presupposti per il contratto di lavoro intermittente?
l contratto di lavoro intermittente può essere stipulato in uno di questi tre casi tassativi:
sulla base di esigenze individuate dai contratti collettivi
in conformità alle 46 tipologie di attività elencate dalla legge
per l'assunzione di lavoratori con meno di 24 anni o con più di 55 anni
Limite di durata del contratto di lavoro intermittente?
Il contratto di lavoro intermittente non puó durare piu di 400 giorni di lavoro nell'arco di 3 anni.
Superato questo limite, il rapporto di lavoro si ritiene a tempo pieno indeterminato.
Forma del contratto di lavoro intermittente?
Il contratto di lavoro intermittente deve essere stipulato per iscritto ab probationem:
la durata
il luogo
le modalità di disponibilità del lavoratore
la prestazione richestsa
tempi e le modalità di pagamento
Si possono stipulare contratti di lavoro intermittente dopo licenziamenti collettivi?
Dopo licenziamenti collettivi che hanno coinvolto lavoratori con le stesse mansioni oggetto del contratto di lavoro intermittente, non è consentito stipulare tale tipo di contratto nelle stesse unità produttive nei 6 mesi successivi.
Lavoro intermittente senza obbligo di disponibilità?
Se non è pattuita una clausola specifica, il contratto di lavoro intermittente si intende senza obbligo di disponibilità. Il datore di lavoro può fare affidamento sul fatto che il lavoratore accetti la chiamata, anche se non è obbligato a farlo.
Clausola di disponibilità?
Se è pattuita una clausola di disponibilità, il lavoratore è obbligato contrattualmente ad aderire alla chiamata secondo le modalità previste. In questo caso, il lavoratore riceve un'indennità di disponibilità stabilita.
Comunicazione amministrativa?
Prima di ogni chiamata il datore di lavoro è obbligato a comunicare la durata al competente Ispettorato del Lavoro. La mancata comunicazione può comportare sanzioni amministrative da 400 a 2400 euro per ciascun lavoratore. Questa comunicazione serve a rendere tracciabile la prestazione e prevenire l'abuso del lavoro intermittente per scopi di lavoro sommerso.
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