6.3 Lavoro dei giovani

L'inserimento occupazionale dei giovani è un obiettivo prioritario nella regolazione del mercato del lavoro, data l'elevata disoccupazione giovanile intorno al 40%. Sono state introdotte diverse misure per favorire l'occupazione giovanile, tra cui specifici tipi di contratto: Contratto di apprendistato e tirocinio formativo e di orientamento.

Prevede incentivi economici per il datore di lavoro, che devono essere ripagati tramite una formazione mirata a migliorare l'occupabilità del giovane lavoratore. Tuttavia, questa forma contrattuale ha incontrato difficoltà a causa della complessità delle norme e della frammentazione della disciplina.

Sono state introdotte misure incentivate a livello economico per le assunzioni e sforzi straordinari da parte dei servizi per l'impiego per favorire l'orientamento dei giovani. Nel 2017 è stato introdotto un nuovo bonus per le assunzioni dei giovani.

Il contratto di apprendistato è un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e all'occupazione dei giovani. La disciplina comune dell'apprendistato è regolata da leggi che prevedono:

1) Forma scritta del contratto, che deve includere un piano formativo individuale.

2) Durata minima di 6 mesi.

3) Regime di giustificato motivo per il licenziamento.

4) Termine del periodo di apprendistato, dopo il quale il rapporto prosegue come un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Esistono 3 tipologie di apprendistato:

1) per qualifica di diploma professionale

2) apprendistato professionalizzante

3) apprendistato di alta formazione e ricerca.

Gli apprendisti possono essere assunti direttamente o tramite agenzia di somministrazione di lavoro, ma solo in somministrazioni a tempo indeterminato. Il datore di lavoro non puó sueprare un un rapporto di 3 apprendisti e 2 lavoratori ogni 5 lavoratori.

L'apprendistato combina studio e lavoro per i giovani dai 15 ai 25 anni, permettendo loro di ottenere una qualifica. La durata varia fino ad un max di 3 anni. I contenuti formativi sono stabiliti dalle Regioni o dal Ministero del Lavoro. È possibile stipulare contratti più brevi per il diploma di istruzione secondaria superiore. Durante la formazione in istituti, il datore di lavoro è esentato dall'obbligo retributivo.

L'apprendistato professionalizzante è la tipologia più importante, mirata al conseguimento di una qualifica professionale.

• L'età varia dai 18 ai 29 anni.

• La qualifica professionale dalle parti.

• Il datore di lavoro deve confermare min. 20% degli apprendisti negli ultimi 36 mesi.

• La durata é min. 6 mesi e max. 3 anni.

• Vanno svolte 120 ore di formazione durante 3 anni.

Questa tipologia è finalizzata al conseguimento di titoli universitari e altre forme di formazione, compresi praticantati e attività di ricerca, per soggetti dai 18 ai 29 anni.

• Il datore di lavoro è esonerato dall'obbligo retributivo.

• La regolamentazione e la durata sono a cura delle Regioni, in accordo con associazioni territoriali e enti pubblici.

Oltre alla ridotta retribuzione, il datore di lavoro che assume un apprendista ha una significativa riduzione dei contributi previdenziali. In caso di mancata erogazione della formazione, il datore di lavoro deve restituire all'INPS la differenza tra i contributi versati e quelli dovuti, maggiorati del 100%.

Il tirocinio formativo e di orientamento, o stage, non è considerato un rapporto di lavoro subordinato e non garantisce al tirocinante i diritti di un contratto di lavoro.

Lo stage offre al tirocinante l'opportunità di acquisire esperienza professionale e formazione pratica, con la prospettiva di ottenere un impiego futuro.

Nel 2013 è stato firmato un accordo per definire linee guida sugli stage extracurriculari al fine di contrastare gli abusi. Questo accordo stabilisce standard minimi di tutela per i tirocinanti, tra cui l'indennità di almeno 300/mese.