Le esternalizzazioni?
Le imprese possono ottenere lavoro esterno tramite accordi di servizio con altre imprese, che comportano la produzione di beni o servizi all'esterno dell'azienda stessa.
Il trasferimento dell'azienda e del ramo d'azienda?
Il diritto del lavoro si occupa delle situazioni in cui un imprenditore trasferisce la proprietà o il godimento di un'azienda a terzi. Il rapporto di lavoro continua con l'acquirente e i lavoratori mantengono i loro diritti acquisiti.
Definizione di ramo d’azienda?
Il ramo d'azienda è un'articolazione funzionalmente autonoma di un'attività economica organizzata. Il trasferimento può riguardare solo un ramo d'azienda specifico.
La conservazione dei diritti acquisiti dei lavoratori?
I lavoratori mantengono i diritti maturati durante il rapporto di lavoro precedente, come previsto dal contratto individuale e dall'anzianità di servizio. Tuttavia, se il nuovo datore di lavoro è soggetto a contratti collettivi che prevedono condizioni meno favorevoli, potrebbe verificarsi una riduzione della retribuzione.
Il divieto di licenziamento?
Il trasferimento dell'azienda non costituisce di per sé un motivo di licenziamento per i lavoratori interessati. Tuttavia, i lavoratori hanno il diritto di dimettersi entro 3 mesi dal trasferimento se non sono soddisfatti del cambio.
La procedura di informazione e consultazione sindacale?
Il cedente e il cessionario devono avviare una procedura di informazione e consultazione con le rappresentanze sindacali prima del trasferimento, se occupano più di 15 dipendenti. Ciò garantisce un controllo sindacale sulla situazione.
Il trasferimento dell'impresa in crisi?
Nelle situazioni di crisi aziendale, è possibile disapplicare le garanzie previste per il trasferimento dell'azienda, a condizione che vi sia un accordo sindacale sul mantenimento parziale dell'occupazione. Questo può comportare il non trasferimento di alcuni lavoratori al cessionario, pur mantenendo gli altri.
Cosa si intende per appalto di opera o di servizi?
L'appalto di opera o di servizi è un contratto stipulato tra un'impresa che detiene l'attività e un'altra che ne acquisisce la gestione. L'appaltatore si impegna a fornire l'opera o il servizio già prodotti all'interno, utilizzando i propri mezzi e assumendo il rischio.
Quali sono le responsabilità del committente e degli appaltatori nella filiera produttiva?
Il committente e ogni successivo appaltatore sono responsabili solidalmente lungo tutta la catena produttiva. Questo è fatto per indurre i committenti a monitorare l'affidabilità degli appaltatori utilizzati. La responsabilità può essere fatta valere dal lavoratore o dagli enti previdenziali entro due anni dalla cessazione dell'appalto.
Cosa si intende per divieto di interposizione nelle prestazioni di lavoro?
Il divieto di interposizione si verifica quando un'impresa appaltatrice non è autentica e i lavoratori impiegati nell'appalto sono di fatto utilizzati dall'imprenditore appaltante. Questo fenomeno è considerato il caporalato e viene vietato dal diritto del lavoro. La violazione di questo divieto comporta conseguenze sanzionatorie sia civili che penali.
Cosa prevede la somministrazione di lavoro?
La somministrazione di lavoro è una forma di lavoro temporaneo in cui un'agenzia di somministrazione di lavoro pone a disposizione un lavoratore per conto di un'impresa richiedente. Questa forma di lavoro è disciplinata dalla legge e consente alle imprese utilizzatrici di risparmiare sui costi di ricerca e selezione del personale. Tuttavia, comporta anche un costo maggiore rispetto al lavoro ordinario a causa del margine di guadagno dell'agenzia.
Quali sono le leggi e i decreti che disciplinano la somministrazione di lavoro?
La legge n. 196/1997, nota come Legge Treu, ha introdotto la disciplina sulla "fornitura di lavoro temporaneo" in Italia. Successivamente, il d.lgs 276/2003 ha apportato alcune modifiche significative. Altre misure di liberalizzazione sono state introdotte dalla L. 92.
Cos'è il contratto di somministrazione di lavoro?
Il contratto di somministrazione di lavoro è un accordo tra un somministratore autorizzato e un utilizzatore, in cui il somministratore mette a disposizione dell'utilizzatore uno o più lavoratori dipendenti, che svolgono la propria attività sotto la direzione e il controllo dell'utilizzatore.
Qual è il primo requisito per la legittimità del contratto di somministrazione?
Il primo requisito è che il somministratore sia un'impresa autorizzata dal Ministero del Lavoro per svolgere l'attività di somministrazione di lavoro. L'impresa deve iscriversi all'apposito albo presso il Ministero del Lavoro.
Quali erano i limiti all'impiego di lavoratori somministrati prima della legge del 2014?
Prima della legge del 2014, la somministrazione poteva avvenire solo in presenza di determinati presupposti oggettivi legati alle esigenze dell'impresa utilizzatrice. Era possibile la somministrazione a tempo indeterminato e determinato solo in determinate circostanze.
Quali sono i divieti di ricorso alla somministrazione di lavoro?
È vietato il ricorso alla somministrazione di lavoro per:
1) la sostituzione di lavoratori in sciopero
2) la sostituzione di lavoratori presso unità produttive con licenziamenti collettivi recenti,
3) la sostituzione di lavoratori in regime di CIG
In che forma deve essere stipulato il contratto di somministrazione di lavoro?
La forma del contratto é scritta e deve contenere informazioni come il numero dei lavoratori e le mansioni da svolgere. Inoltre, l'utilizzatore deve comunicare al somministratore il trattamento economico e normativo applicabile ai lavoratori che svolgono le stesse mansioni.
Che regole ci sono tra l'agenzia di somministrazione e il lavoratore?
L'agenzia di somministrazione non può effettuare indagini discriminatorie sul lavoratore.
Le agenzie non possono richiedere compensi diretti o indiretti dal lavoratore, tranne che per alcune categorie di lavoratori altamente professionalizzanti o servizi specifici previsti dai contratti collettivi.
Contratto di lavoro a tempo indeterminato e determinato tra agenzia e lavoratore?
Il lavoratore somministrato può essere assunto a tempo indeterminato o determinato.
Nel caso di assunzione a tempo indeterminato, il lavoratore rimane alle dipendenze dell'agenzia di somministrazione e può essere destinato a più missioni successive.
Nel caso di assunzione a tempo determinato, l'attività lavorativa coincide con la durata delle esigenze per le quali è stato stipulato il contratto di somministrazione.
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