Inadempimento

Stabilisce che il debitore è tenuto al risarcimento del danno se non esegue esattamente la prestazione dovuta, a meno che provi che l'inadempimento o il ritardo è stato causato da un'impossibilità della prestazione derivante da cause a lui non imputabili.

Esclude la responsabilità solo se l'impossibilità non è imputabile al debitore e se egli non poteva prevenirla con un comportamento mediamente prudente.

La mora del debitore si verifica quando ritarda l'adempimento della prestazione dovuta, comportando il risarcimento del danno derivante dal ritardo.

Include il risarcimento del danno, l'aumento del rischio per l'impossibilità sopravvenuta della prestazione e l'obbligo di pagare gli interessi moratori.

Il creditore può richiedere il risarcimento del danno ulteriore se dimostra l'esistenza del danno che va oltre gli interessi moratori previsti.

Comprende la perdita subita (danno emergente) e il mancato guadagno (lucro cessante). Il creditore deve essere riportato nella situazione in cui si sarebbe trovato se l'obbligazione fosse stata adempiuta correttamente.

La clausola penale è una somma dovuta dal debitore inadempiente a titolo di risarcimento del danno (art. 1382 c.c.). La caparra confirmatoria è una somma di denaro versata al momento della conclusione del contratto che può essere trattenuta o restituita in caso di inadempimento (art. 1385 c.c.).

È nulla se l’inadempimento dipende da dolo o colpa grave del debitore, o se violano norme di ordine pubblico (art. 1229 c.c.).

Un terzo può adempiere l’obbligazione, salvo rifiuto motivato del creditore o opposizione del debitore. L'adempimento deve essere consapevole e deliberato.

La surrogazione è quando il terzo che adempie può surrogarsi nei diritti del creditore, assumendo una posizione giuridica simile a quella del creditore originario, a meno che le parti abbiano previsto diversamente.